ADNKRONOS

martedì 27 maggio 2008

Ninì Assennato

Si era fatto veramente alto e bello Ninì, era l’orgoglio dei suoi genitori. Sin dalla nascita prometteva bene e se ne ebbe conferma quando al nastro di partenza prese la testa della corsa e tagliò per primo tutti i traguardi che la vita gli propose.
Già nelle scuole delle monache era il primo della classe, così pure alle scuole superiori dove mostrò tanta generosità verso i suoi compagni di corso elargendo le soluzioni delle varie prove scritte, le più richieste erano le versioni di greco e di latino, materie nelle quali il liceale Antonino Assennato eccelleva.
A Leonforte è stato uno dei pochi a sostenere l’esame di maturità classica a soli sedici anni d’età, operazione che gli fu permessa in quanto aveva avuto almeno l’ otto in tutte le discipline del secondo Liceo. Quindi sostenne l’esame di Stato da privatista per il terzo liceo e nonostante le difficoltà si diplomò brillantemente.
L’anno dopo, nel mentre si era iscritto alla facoltà di Legge dell’Università di Catania e cominciava a sostenere i primi esami universitari, si presentò da privatista agli esami per l’abilitazione magistrale approfittando del fatto che dovette aiutare in questo cimento una sua cara amica. Preso il diploma tentò subito il concorso magistrale ( seppur molto giovane, aveva premura di mettere su famiglia) che vinse agevolmente risultando il maestro elementare di ruolo più giovane d’Italia. Il suo lavoro di insegnante elementare proseguì anche dopo la laurea in Giurisprudenza acquisita a 21 anni d’età. Quindi cominciò a frequentare lo studio dell’avvocato Salamone e inoltre intraprese la dura strada per inserirsi in magistratura.
Antonino Assennato (chiamato affettuosamente Ninì ) nacque a Leonforte il 4 novembre 1934 in una bella e grande casa di via Tamburella, da Carmelo ed Elena Fiorenza. Il papà , oltre che proprietario terriero faceva il mestiere di “ arbitriante ” - commerciante di cavalli -, la madre, bellissima donna, apparteneva ad una famiglia benestante di Agira.

Passò una fanciullezza serena e gioiosa insieme al padre , all’amata madre e alla sorella Lilia. In seguito, quando il padre dovette trasferirsi in Australia e il resto della famiglia ad Agira, il giovanissimo Antonino rimase a Leonforte con i nonni paterni per proseguire gli studi.
Quando era libero da impegni scolastici, per rilassarsi frequentava l’oratorio della Matrice e ciò gli permise di coltivare i suoi principi cristiani che lo hanno supportato nel corso della sua esistenza, forse tale frequentazione fu la causa della crisi mistica ( voleva farsi monaco ) di cui venne sfiorato in una fase delicata della sua giovinezza, crisi che superò grazie alla sua infatuazione per una signorina più grande di lui, la quale in seguito divenne la compagna della sua vita. Dal matrimonio con Angela Pidone, celebrato il 7 settembre 1957, dopo qualche anno nacque il figlio Carmelo, oggi affermato avvocato amministrativista, che diede ai suoi genitori la gioia di due nipotini: Antonino e Alberto.
Subito dopo la laurea intraprese il praticantato di avvocato presso lo studio legale di Giuseppe Salamone, suo maestro di vita e grande estimatore.
Vinto il concorso in magistratura, nel 1965 iniziò la sua carriera presso il Tribunale di Nicosia con l’incarico di Procuratore reggente, in seguito venne nominato Sostituto procuratore nello stesso Tribunale.
Nel 1968 venne nominato Pretore di Giarre, incarico che mantenne per 21 anni , godendo in questo lungo periodo di tempo di larga e incondizionata stima sia dei colleghi che della classe forense con cui operò, lasciando in tutti la convinzione di avere avuto a che fare con un magistrato integerrimo, saggio e umano.
Nell’ immaginario collettivo giarrese Antonino Assennato rappresenta qualcosa di più di un signore che ha amministrato la giustizia in quella città, egli è “ Il Signor Pretore ” e tale rimarrà anche se le Preture sono scomparse e lui, purtroppo, è ormai nel mondo dei più.
Agli sgoccioli del 1980 si trovò alle prese con un duplice omicidio di cui si interessò anche la stampa nazionale. Il fatto fu clamoroso perché le vittime erano due giovani omosessuali ( gli ziti di Giarre). Il pretore Assennato condannò un ragazzo che si era auto-accusato del duplice omicidio, ma la sentenza lasciò tante perplessità nel mondo gay e recentemente la pubblicazione di un libro dal titolo Per non dimenticare mai di Riccardo Di Salvo le ha confermate, ma ovviamente la verità la sa solo il cielo.
Comunque in quell’occasione, Antonino Assennato fu un giudice che non si lasciò per niente influenzare dal clamore che si era creato intorno a quel particolare fatto di cronaca, mostrando in ogni fase del processo sincera compassione e pietà per le vittime.
Nel 1989 fu nominato Capo della Procura di Caltagirone , ruolo che resse per 4 anni fino a quando gli venne conferito l’incarico di Consigliere di Cassazione. Nel 1999 venne assegnato alla carica di Avvocato generale dello Stato presso la Corte d’Appello di Catania, mansione che tenne fino al 6 gennaio 2006, quando la morte lo colse improvvisamente nella sua casa di Giarre.
Il dottor Antonino Assennato ebbe una prestigiosa carriera di magistrato che sicuramente, vista la stima di cui godeva presso il Consiglio Superiore della Magistratura, avrebbe concluso con la carica di Procuratore generale.
Quando si parla di qualcuno che ha lasciato questo mondo, succede spesso che se dica bene, ma io di questa persona, che non conoscevo nemmeno di vista, ho sentito entusiastici giudizi anche quando era in vita. Chi lo conosceva metteva in risalto la sua profonda umanità e la sua enciclopedica cultura e ne parlava con orgoglio e senza invidia.
Amava tanto il suo paese e anche se aveva preso dimora definitiva a Giarre, finché è stata in vita la madre vi tornava di frequente. Per lui era anche l’occasione di rivedere i cari luoghi della giovinezza, ritemprarsi e riabbracciare gli amici del Circolo di Compagnia. Questo sodalizio era un po’ la sua casa e, quando ritornava al paese, non mancava mai di farvi una capatina per intessere amabili e profonde conversazioni.
Il dottor Antonino Assennato, seppur preso dal suo lavoro che considerava una missione e dalla famiglia per la quale mai avrebbe abdicato ai suoi doveri di marito e di padre, aveva altri interessi, infatti fu uno dei soci fondatori del Lions Club di Giarre- Riposto svolgendovi un’intensa attività culturale. Appassionato di cucina e della buona compagnia era assiduo frequentatore di un cenacolo gastronomico che univa personalità di spicco della cultura catanese.

Ninì Assennato era aduso agli incontri culturali, memorabile fu la sua conferenza sull’ Evoluzionismo di Darwin tenuta nell’Aula Magna del Liceo Classico di Leonforte che appassionò tanto gli studenti al punto di indurli a chiedere la ripetizione periodica di tali incontri.
Quando morì era al culmine della carriera di magistrato, unanime fu il cordoglio nel suo paese natio, a Giarre e a Catania. Tanti furono gli attestati di stima e sincero fu il rimpianto che li accompagnava, anche chi non lo conosceva a fondo prese coscienza che Leonforte aveva perso un figlio illustre.
L’ alto magistrato Antonino Assennato fu anche un maestro di umanità e di cultura che ovunque operò lo fece con competenza e signorilità onorando le sue origini e il suo paese natio. Leonforte ha un debito di gratitudine nei confronti di Ninì Assennato che andrebbe onorato anche per mantenerne vivo il ricordo.


Enzo Barbera

lunedì 19 maggio 2008

Ancora truffe

Hai ricevuto un messaggio in segreteria. Chiama, da numero fisso, il 89-933-33-84 e segui le istruzioni vocali.
Questo SMS mi è arrivato oggi durante l’ora di pranzo, dal numero +62811448, sulla mia SIM Vodafone.
Leggendo con attenzione il numero da chiamare, si può notare come sia un
famigerato 899.
Lo scopo dell’SMS è, quindi, chiaramente truffaldino, palesato anche dal fatto di richiedere una telefonata da rete fissa e dall’arrivo, neanche due ore dopo, di questa comunicazione da Vodafone:

La informiamo che stanno circolando SMS che invitano a chiamare numeri a pagamento 899: le suggeriamo di non contattare tali numeri. Info gratis al 42999
Il consiglio è quindi quello di non prestare attenzione al messaggio e, anzi, cancellarlo subito.
L’ennesima truffa di questo genere, che si va ad aggiungere a un già, purtroppo,
lungo elenco.

martedì 13 maggio 2008

Spettacolo per coro/danza e teatro

Suggestiva rappresentazione teatrale


Giorno 16 maggio 2008 - ore 20:00

L’associazione culturale Nuova Compagnia Teatrale Il canovaccio di Leonforte, in collaborazione con l’Associazione artistico culturale UNASP ACLI – Spazio Antropologico Aperto di Leonforte, e con la preziosa partecipazione della Corale Polifonica Maria SS. Addolorata di Leonforte, presenta:

Ancilla Domini

Spettacolo per coro/danza e teatro

Presso la Scalinata antistante il Sagrato della Chiesa Maria S.S. Annunziata di Leonforte

Adattamento e drammaturgia di Sandro Rossino

Regia: Sandro Rossino

Compagnia produttrice: Nuova Compagnia Teatrale il Canovaccio Leonforte

Note sullo spettacolo

Si tratta di una rappresentazione teatrale, non sacra, che prende spunto dal tema dell’annunciazione a Maria.

Uno spettacolo irreale, strutturato sulla tecnica del flash-back, attraverso il quale una Maria matura ripercorre alcuni momenti salienti della propria vita, con particolare riferimento a tutti i “Si” che la stessa rivolge al Signore.

Alla base dei testi, un’umanizzazione di tutti i personaggi, da Giuseppe a Gioacchino, da Anna ad Elisabetta, da Maria agli uomini e le donne del villaggio, con l’obiettivo di riscoprire la fede, attraverso il teatro, quale componente fondamentale della vita dell’uomo.

La location vuole rivalutare un caratteristico luogo di culto di Leonforte, utilizzando come scenografia di uno spettacolo per coro, danza e teatro, il prospetto principale e la scalinata antistante il sagrato della Chiesa Maria SS. Annunziata di Leonforte. Valorizzando così questo patrimonio artistico culturale, mediante una trasformazione dello stesso in un vero e proprio anfiteatro sotto le stelle, l’intento è anche quello di promuovere la piazza di fronte, quale salotto di cultura, confronto e promozione delle risorse artistiche locali.

Lo spettacolo, inserito nelle manifestazioni in onore di Maria SS. Annunziata che si festeggia il 18 maggio, unisce il teatro sperimentale, la tragedia greca, la musica sacra e il folk poetico di F. De Andrè.

lunedì 12 maggio 2008

Primarie a Leonforte nel Partito Democratico


Ieri 11 maggio si sono svolte le primarie a Leonforte per la candidatura a sindaco. A prevalere è stato Pino Bonanno che ha ottenuto 1827 voti il 64,33% , mentre Piero Livolsi ha ottenuto 927 voti il 34,23% . E' da notare il notevole flusso di elettori che si è recato ad esprimere la propria intenzione di voto. Ancora una volta quando la gente comune è chiamata ad esprimersi per la democrazia lo fa ben volentieri.

domenica 4 maggio 2008

81 Adunata Alpini

Il 10 e 11 maggio a Bassano del Grappa (VI) si terrà per l'81 volta l'Adunata Nazionale degli Alpini in congedo. Sulle pagine web dell'Ana è possibile documentarsi su tutto ciò che serve per partecipare all'adunata. Nei giorni che precederanno l'adunata vera e propria è possibile, inoltre, assistere ad manifestazioni culturali, concerti dei cori alpini sia di cori in arme e sia di cori di alpini congedati e, anche assistere ai concerti delle fanfare. Inizia con domani 5 maggio una grande kermesse che riesce far spostare da tutta Italia e dall'Estero più di 10.000 mila persone. Sul sito del comune di Bassano del Grappa ci sono ulteriori notizie sull'Adunata. Sarà possibile gustare e vedere l'Adunata in diretta televisiva su Sky canale 907 a partire dalle ore 8,30 di domenica 11 maggio.
VIVA GLI ALPINI!