ADNKRONOS

giovedì 20 gennaio 2011

Pubblicazione

Croce astile brifonte, Assoro, Basilica San Leone

Tesori d'Arte nelle Terra di Cerere
Museo Diffuso Ennese
Itinerari artistico - didattici


Leonforte pp. 145 152                                               






















Progetto Scuola Museo
Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Enna

martedì 18 gennaio 2011

Stagione Teatrale ad Enna


 

Gli Amici del Teatro e la F.I.TA Enna con la direzione artistica di Carlo Greca organizzano e presentano la 
1° RASSEGNA TEATRALE INTERPROVINCIALE "SICILIA IN PALCOSCENICO"

dal 29 gennaio sino al 9 aprile 2011 al Teatro Comunale Garibaldi di Enna andranno in scena quattro rappresentazioni teatrali.
la prima serata sarà sabato 29 gennaio alle ore 21,00 con "Da giovedì a giovedì" rappresentata dagli Amici del Teatro di Enna due atti di Aldo De Benedetti con la regia di Carlo Greca.

la seconda serata sabato 26 febbraio ore 21,00 con "Ma quannu s'ha fari 'stu matrimoniu?" presentata dalla Compagnia premio scena di Catania parodia musicale in due tempi di e per la regia di Santi Consoli irriguardosamente ispirata ai Promessi Sposi.

la terza serata sabato 5 marzo alle 21,00 con "Filumena Marturano" presentata da Gli Amici del teatro di Nicolosi tre atti di Eduardo de Filippo per la regia di Nuccioi Pappalardo.

la quarta serata sabato 9 aprile alle 21,00 con "La lettera di mammina"  presentata da "IL Canovaccio di Leonforte due atti di Peppino de Filippo per la regia di Sandro Rossino




mercoledì 12 gennaio 2011

lunedì 3 gennaio 2011


IL CORAGGIO DELLA SPERIMENTAZIONE.
QUANDO DAL PASSATO NASCE L’INNOVAZIONE
“Nutre la mente solo ciò che la rallegra”. E’ lo stesso S. Agostino, nelle sue “Confessioni”, che si affretta a spiegare che “rallegrare” non è sinonimo solo di divertimento; ma di quella piena soddisfazione che si prova quando si riesce a comunicare, attraverso l’arte, ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Basterebbe, così, questa celebre frase di S. Agostino a rendere l’idea di quanto lo spettatore deve aspettarsi dal terzo appuntamento della stagione “Teatrando Insieme” 2010-2011.
Il 14, 15 e 16 Gennaio, infatti, sarà la volta della NCT il Canovaccio che andrà in scena con “La Lettera di mammina” – farsa comica in 2 atti di Peppino De Filippo che si snoda attorno alla vicenda di un nobile impoverito che riuscirà a far sposare il nipote – timido e impacciato, al limite dell’ebetismo – con la bella figlia di un ricco commerciante; il tutto attraverso un ritmo sostenuto che – grazie ad una regia curata nei minimi dettagli – mantiene desta l’attenzione dello spettatore. Tuttavia, l’originalità - a tratti sconvolgente, ma mai esagerata - della regia curata da Sandro Rossino consiste nell’aver voluto lanciare l’ennesima sfida al modo tradizionale di fare e intendere il teatro. Lo strumento utilizzato per quest’ardua scommessa, stavolta è nientemeno che l’“Avanspettacolo”. Per anni considerato il “fratello povero” del teatro comico e delle commedie musicali, l’avanspettacolo fu l’artificio che, nel 1930, gli artisti del varietà italiano escogitarono per reggere la concorrenza del cinematografo, incentivato dal fascismo per educare e ammaestrare il pubblico agli “ideali” del regime. Questo genere teatrale, così e suo malgrado, si trasformò in una vera e propria forma di opposizione e resistenza al “pensiero dominante”, giacché si rivolgeva ad un pubblico vasto che veniva messo nelle condizioni di cogliere un  messaggio altrimenti inesprimibile all’epoca del fascismo, grazie all’alternarsi di prosa, ballo e canto. Allo stesso modo, nella “Lettera di Mammina” - che la NCT il Canovaccio porterà in scena il 14, 15 e 16 Gennaio presso l’Auditorium “N. “Buttafuoco di Nissoria- il Varietà introdurrà il teatro che, avendone compreso la dirompente capacità comunicativa, lo porterà con sé per accompagnare, colorare e accentuare l’intrico della trama che non scema mai per intensità anche grazie ai balli, agli artifici mimici e alle canzoni scritte,pensate e interpretate dai poliedrici attori della NCT il Canovaccio. Oggi come ieri, quindi, la sfida è la medesima: liberare il pubblico dai tradizionali schemi di giudizio, per “rallegrarlo” attraverso una forma d’arte coraggiosa che si serve di un passato innovativo per “svecchiare” un presente tradizionale.  

Gabriella Barbera