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venerdì 8 aprile 2011

Catasto Borbonico
Mappa di Leonforte
Fu scoperto casualmente  all’indomani del terremoto della Valle del Belice del 1968, entro una cassa riposta in un palazzo di Montevago, l’archivio di piante catastali borboniche dei territori e degli abitati di Sicilia era stato conservato dagli eredi del Marchese Vincenzo Mortillaro di Villarena, e da tempo dimenticato. Il fortuito ritrovamento ha fornito una vasta documentazione cartografica della Sicilia ottocentesca che si riteneva irrimediabilmente perduta.
L’acquisizione delle mappe da parte dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali nel dicembre 1997 ne ha consentito lo studio come strumento di comprensione delle dinamiche del paesaggio, ai fini della pianificazione paesistica.
La mostra allestita nel giugno 2001 presso il Palazzo Chiaramonte Steri di Palermo, la pubblicazione del volume Le mappe del catasto Borbonico di Sicilia e l’archiviazione delle carte presso il Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione grafica fotografica, aerofotografica, fotogrammetrica e audiovisiva dei beni culturali e ambientali sono alcune delle iniziative poste in atto dal Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali ed Educazione Permanente per dare la possibilità a studiosi di varie discipline di trarre dalla collezione "l’utile stragrande" auspicato dal Marchese Mortillaro.
Le mappe catastali ritrovate hanno datazioni tra il 1837 ed il 1853, secondo quanto emerge nei documenti cartografici, e sono state redatte sulla base dei dettami del Real Decreto per la Rettifica del Catasto Fondiario dell’8 agosto 1833 e delle modifiche apportate con un nuovo decreto il 17 dicembre 1838. Con tali disposizioni Ferdinando II di Borbone intendeva realizzare una distribuzione equa delle contribuzioni da parte dei cittadini “in questa parte de’ nostri reali dominii”.
L’operazione catastale era stata in realtà iniziata a partire dal 1810, anno in cui si decise di abbandonare il metodo della tassazione per “donativi” ponendo le basi per la redazione di un vero catasto. Ma a distanza di quarant’anni da quella data i lavori non erano ancora terminati. Per tale motivo nel 1850 venne affidato l’incarico di concludere il lungo iter burocratico della complessa opera al Marchese Vincenzo Mortillaro di Villarena, nominato Delegato speciale per la compilazione dei catasti di Sicilia. Questi dichiarò chiusi i lavori nel 1853 consegnando il materiale descrittivo al Grande Archivio, trattenendo le mappe che costituiscono oggi la raccolta. 


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Carmelo.
Mi chiamo Gustavo e vivo in Argentina.
Ero molto interessato alla nota "Catasto Borbonico - Mappa di Leonforte ".
Mi chiedo dove posso ottenere una imagine migliore qualità di Leonforte che avete postato.
Mi chiedo cosa c'è scritto, ma non riesco a leggere.
Vorrei anche sapere dove posso trovare le immagini catastali Leonfortesi che sono agli inizi del 1900.
Saluti!
Gustavo_lopresti@hotmail.com