ADNKRONOS

sabato 5 gennaio 2013

Presentazione del libro "Leonforte in camicia nera e fazzoletto rosso"

 E' stato presentato venerdi 3 gennaio 2013 presso l'Auditorium della Scuola Media "D. Alighieri" d Leonforte la pubblicazione postuma del libro "Leonforte in camicia nera e fazzoletto rosso" di Enzo Barbera. La manifestazione è stata condotta da Sandro Rossino che di volta in volta si è alternato con la Prof.ssa Giovanna Maria che è stata la curatrice della stampa.
Nel descrivere i capitoli del libro la Prof.ssa Giovanna Maria ha voluto precisare: "Ho voluto lasciare quell'incompiutezza e qualche ripetizione perché mi sono sembrati come l'impronta digitale di quell'uomo che con tante idee in testa si è allontanato "provvisariamente" dal computer poiché Maria lo chiamava per pranzare e non immaginava minimamaente che non vi avrebbe più potuto fare ritorno perché la sua vita si sarebbe spenta in un attimo subito dopo il pranzo".
Sono stati sicuramente momenti emozionanti. In modo particolare quando la figlia di Enzo Luana ha preso la parola per ricordare suo padre.
Sono intervenuti il Prof. Michele Lentini e Dott. Pino Bonanno.





Foto di Sergio Rossino

venerdì 14 dicembre 2012

Leonforte in camicia nera e fazzoletto rosso

Copertina e retro
Inagurazione del Monumento ai Caduti di Leonforte - pag. 109

 

Il 3 gennaio 2012 alle ore 18,00 presso l'Auditorium del Plesso Verga della Scuola Media "Dante Alghieri" di Leonforte sarà presentata l'ultima pubblicazione di Enzo Barbera. Purtroppo postuma.


giovedì 8 novembre 2012

Gli Alpini ad Enna









Domenica 11 novembre 2012
Salutiamo la presenza alla 25^ Festa
del nostro Vescovo Monsignor MICHELE PENNISI.
Ore 11.00 – SANTA MESSA e benedizione ulivi.
Ore 12.30 – Conferimento Targa OLIVA D'ORO.
Ore 13.00 – Tradizionale AGAPE FRATERNA al 158.
Esposizione documentaria di storia e attualità Alpina,
a cura dei soci dell’Ass. Naz. Alpini della Sez. Sicilia.
Premiazioni e Giochi, Danze con Musiche e FISARMONICHE
Il presidente dell’Ass. Madonna dell'Ulivo.

martedì 23 ottobre 2012

Grillo ad Enna

Enna. E’ un Beppe Grillo a tutto campo quello che sta attraversando la Sicilia in occasione della campagna elettorale per il voto regionale di domenica prossima. Nella terra del “Gattopardo il comico genovese sta facendo il pieno di ascolti in ogni piazza. Il suo è un inno al cambiamento, un grido per dire basta alle vecchie logiche politiche-affaristiche. Ieri sera a Enna, in piazza San Francesco, presenti circa quattromila persone, diverse delle quali arrivate dai paesi limitrofi, Grillo non ha risparmiato duri attacchi nei confronti della classe politica isolana. Cuffaro, Lombardo, ma anche Miccichè sono stati presi di mira. “Pensate – ha detto – siete passati da Quasimodo a Miccichè. Che cazzo state facendo! 
E rivolgendosi all’Udc l’ha definito “l’unione dei carcerati”. La Sicilia – ha tuonato – non merita questa classe politica. Voi vivete in una terra magnifica, avete l’arte, la cultura, il mare ma ci vogliono dei governanti che sappiano far funzionare bene questa Isola. Le migliaia di persone che assiepano piazza San Francesco ascoltano e applaudono. Tra i tanti: Piero Capizzi, 48 anni, agente della Polizia penitenziaria, dice: “Sono venuto ad ascoltare Grillo perché stufo di questo status di politici ladri che continuano a raccontarci delle favole. Parlando con la gente noto con piacere che sicuramente non voteranno le stesse persone, ma si affideranno a gente nuova, magari a quelli del Movimento 5 stelle”. E Francesca Cigno, un tempo segretaria della sezione del Pd di Enna bassa, aggiunge: “Sono venuta ad ascoltare una proposta diversa, anche perché sono stanca dei soliti politici”. È la rivoluzione culturale che Grillo predica quando attacca anche gli sprechi della politica siciliana, accusa i parlamentari regionali di guadagnare 20 mila euro lorde al mese. “I nostri candidati – sostiene – se siederanno a Palazzo D’Orleans guadagneranno 2500 euro netti al mese. Siamo contrari ai privilegi dei parlamentari, ai rimborsi elettorali ai partiti e alle pensioni d’oro. Parla inoltre di un parlamento romano dove ci sono 121 inquisiti, e dice: “E’ finita un’epoca, questa gente deve andare tutta a casa”. E ritornando a parlare della Sicilia afferma: “In questa terra occorre adesso una rivoluzione culturale in modo che la gente rimanga in Sicilia, non vada a cercare lavoro altrove". Agli ennesi da una speranza quando afferma: “Avete il quarto Polo universitario siciliano, in fondo non siete abbandonati”. Ma un giovane a fine comizio lo abbraccia e gli dice: “Beppe, l’università Kore è stata politicizzata”. A 64 anni Beppe Grillo ha pensato che era il momento di far sentire la sua voce, di tuonare contro una classe politica che, nella maggior parte dei casi, ha dimenticato la parola “Etica”, un termine che contraddistingue la civile politica dei Paesi dell’Europa del Nord da quella nostra. I numerosi scandali, le ruberie, i rapporti con le mafie da parte di molti politici italiani hanno infangato la credibilità del nostro Paese. L’etica è scomparsa dal vocabolario. Quello che non accade in Paesi come la Svezia, la Germania, la Svizzera e in altre culture del nord Europa, Paesi questi abituati da sempre a convivere con la legalità e la trasparenza. L’invito alla legalità, a scegliere una guida politica onesta, sobria, Grillo continua a gridarlo in ogni piazza dell’Isola. Lo ha fatto anche ieri sera a Enna. La campagna elettorale in Sicilia, terra difficile, dalle mille contraddizioni, sta andando avanti tra alti e bassi, tra insulti e polemiche, ma Beppe Grillo e il suo Movimento 5 Stelle non si stancano di invogliare la gente al cambiamento. Attacchi a tutto campo contro quei partiti tradizionali, contro il voto di scambio. Critiche feroci le sue. Nei giorni scorsi durante un comizio aveva detto: “Spediteci a disinfettare l’Ars”. E ci piace sentir dire, come è accaduto nel trapanese, che lo Statuto Siciliano non va abolito ma migliorato Oggi è il genovese Beppe Grillo che invoglia i siciliani a riflettere sul futuro dell’Isola e degli isolani. Gli chiediamo se ha paura di tutta questa notorietà, di andare un giorno a decidere in Parlamento le sorti del Paese. Dice: “Devono essere i vecchi governanti ad avere paura, questa è una rivoluzione culturale. Oggi è cambiato qualcosa, lo sentiamo – conclude Grillo- è come se fosse entrato un virus rivoluzionario all’interno del popolo siciliano”. Non sappiamo quale sarà il responso delle urne, ma sembra di capire che la seconda Repubblica, non migliore della prima, sta per lasciare il posto alla terza. La piazza invasa già un’ora prima del comizio, Valentina gestore di un bar a fondo piazza già alle venti aveva il bar “preso d’assalto”, con soddisfazione ripeteva che nemmeno il giorno della Patrona aveva tanto “venduto”. E la piazza anche dopo la partenza del ”Grillo parlante” sembrava ricordarci la festa del 2 luglio.

Francesco Librizzi

venerdì 19 ottobre 2012

Enna. Bersani alla Kore, occasione perduta

Enna. È stata un’occasione mancata per la Lectio Magistralis “Sull’Area Mediterranea” tenutasi all’Università Kore di Enna dal segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Meritava maggiore attenzione l’intervento del leader del Pd, politico serio e attendo ai problemi sociali. Ci sarebbe stato – oseremo dire – da festeggiare, ma l’entusiasmo non c’è stato. Gli studenti aderenti alla Confederazione Kore hanno inscenato la protesta disertando l’Aula Magna dell’Università ennese. Per la prima volta in occasione di autorevoli interventi diversi posti a sedere sono rimasti vuoti. Il motivo della protesta? Per gli studenti, a dieci giorni dal voto regionale, la presenza di Bersani è sembrata una sorte di campagna elettorale. “Il nostro disappunto non riguarda la persona di Bersani. In altre occasioni abbiamo assistito alle diverse Lectio Magistralis di uomini di cultura con interesse, ma a pochi giorni dal voto regionale ci è sembrato inopportuno organizzare l’evento. La Kore deve continuare ad essere un luogo di studio, di cultura e non politico”, hanno detto, fuori dai cancelli dell’Università, alcuni studenti. Il presidente della Kore, Cataldo Salerno, uomo giusto al posto giusto, questa volta – sostengono in tanti – ha voluto forzare la mano, suscitando la protesta di migliaia di universitari. In un’altra occasione, senza il voto regionale nel mezzo, la presenza di Bersani avrebbe riempito l’Aula Magna. Noi siamo sicuri che la Kore non potrebbe avere un presidente migliore di Cataldo Salerno. Un uomo che trascorre 12 ore al giorno all’interno di un’Università, che sente come una figlia, merita stima e rispetto ma oggi è sembrato come voler imporre logiche politiche. Così il corto circuito tra gli studenti e i vertici dell’Università ennese è stato inevitabile. Gli studenti, di fatto, hanno voluto mandare un segnale per far chiarezza su un aspetto fondamentale, ovvero che la Kore, oltre diecimila iscritti, deve e dovrà rimanere un luogo super partes, lontano da qualsiasi logica partitica.
Francesco Librizzi 


lunedì 8 ottobre 2012

I costi della politica della Provincia Regionale di Enna

I costi della politica. Spesi 70mila euro per le commissioni estive; per il 2012 circa 573mila euro a 25 consiglieri Consiglio Ap: in 3 anni 1,7 mln.

 

Settantamila euro per le sole commissioni consiliari e le sedute di consesso civico durante il periodo estivo (giugno - luglio - agosto 2012). A questi si aggiungono i costi per le missioni, i rimborsi ai datori di lavoro e le spese di viaggio, come se a un qualunque lavoratore l'azienda o l'ente pubblico pagasse la benzina. Per il 2012, la Provincia regionale di Enna, secondo delle proiezioni, prevede che dovrà sborsare per i 25 consiglieri circa 573 mila euro (c'è compreso il vitalizio per il presidente del Consiglio, 1.147 euro lorde mensili, ma non partecipa alle Commissioni). Nel 2011 l'Ente ha erogato 631mila euro, di cui 121 ai datori di lavoro di sei consiglieri. E poi ci sono le spese-viaggio, ovvero i soldi per la benzina che vengono rimborsati ai rappresentanti provinciali del popolo (esclusi i residenti nel capoluogo). Nel triennio che va dal 2009 al 2011, per spese carburanti, la Provincia ha versato 196mila euro. Ci sono dei dati da sottolineare. Sempre dal 2009 al 2011 le voci che riguardano i gettoni/indennità (comprendono commissioni e sedute consiliari) e i rimborsi benzina sono aumentati rispettivamente del 72,9 e del 61,7%.
Quasi immutata la voce missioni: da 45mila euro del 2009 si è scesi a 42mila euro dello scorso anno, mentre è aumentata del 10% la spesa per i datori di lavoro. Sommando tutte e quattro le voci (missioni, rimborsi ai datori di lavoro, spese viaggio e commissioni), l'Ente Provincia, che si occupa di un territorio, la cui popolazione è inferiore a un quartiere di una città come Roma, ha sborsato per i soli consiglieri, dal 2009 al 2011, un milione e 700mila euro, di cui quasi un milione di euro per le sole Commissioni e le sedute di consiglio (tre al mese, mediamente). E per i primi otto mesi del 2012, commissioni e sedute consiliari hanno già raggiunto la cifra di 230 mila euro. Un consiglio provinciale definito da qualche ennese "eroico" se si pensa che nell'agosto scorso, quando le temperature sfioravano quasi ogni giorno i 40 gradi e gli ennesi preferivano andare al mare o in montagna, gran parte dei rappresentanti del popolo, stando ai dati pubblicati sul sito ufficiale della provincia, hanno preferito svolgere il loro mandato in maniera quasi costante. Massimo Greco, presidente del Consiglio provinciale, dice: «Esistono due livelli di controllo: il primo attribuito alla Presidenza del Consiglio, il secondo viene esercitato dal dirigente del settore competente chiamato ad esercitare una funzione di vigilanza e di controllo delle procedure prima di liquidare gli emolumenti. Riguarda il primo livello, ho trasmesso due circolari alle commissioni consiliari invitandole a riunirsi solamente per dibattere su argomenti coerenti con le materie assegnate dal regolamento del consiglio. A oggi, dal dirigente del settore non mi è pervenuta alcuna segnalazione di irregolarità. Devo quindi presumere - conclude Greco- che i colleghi hanno fatto un uso corretto delle loro prerogative istituzionali».
Giusto è che la legge metta il rappresentante del popolo nelle condizioni di esercitare il mandato elettorale, ma una riflessione, parlando di soldi pubblici, va fatta. Era veramente necessario riunirsi, soprattutto nel periodo estivo, mediamente 15 volte al mese al costo di 65 euro lorde a seduta per ogni consigliere? In una società dove la classe media non riesce ad arrivare a fine mese, dove gli operai vengono licenziati, è giusto che i nostri rappresentanti politici debbano continuare ad avere tutti questi benefit? Giustissime oseremo dire allora le parole pronunciate l'altro ieri ad Assisi dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale parlando anche della classe politica, ha detto: "Va ritrovato il senso civile, serve uno scatto morale".

 Francesco Librizzi

Già pubblicato sulla cronaca di Enna del giornale "La Sicilia del 07/10/2012"

venerdì 8 giugno 2012

Manifestazione finale

Oggi alle 17, 00 presso l'Auditorium del plesso "Verga" della Scuola Media Statale "Dante Alighieri" di Leonforte si terrà la Festa di Fine anno scolastico.
Sarà tenuto un concerto da parte dell'orchestra della Scuola con vari brani eseguiti dai ragazzi che hanno frequetato il corso musicale dei vari strumenti.