Enna. È stata un’occasione mancata per la Lectio Magistralis “Sull’Area
Mediterranea” tenutasi all’Università Kore di Enna dal segretario del
Partito Democratico Pierluigi Bersani. Meritava maggiore attenzione
l’intervento del leader del Pd, politico serio e attendo ai problemi
sociali. Ci sarebbe stato – oseremo dire – da festeggiare, ma
l’entusiasmo non c’è stato. Gli studenti aderenti alla Confederazione
Kore hanno inscenato la protesta disertando l’Aula Magna dell’Università
ennese. Per la prima volta in occasione di autorevoli interventi
diversi posti a sedere sono rimasti vuoti. Il motivo della protesta? Per
gli studenti, a dieci giorni dal voto regionale, la presenza di Bersani
è sembrata una sorte di campagna elettorale. “Il nostro disappunto non
riguarda la persona di Bersani. In altre occasioni abbiamo assistito
alle diverse Lectio Magistralis di uomini di cultura con interesse, ma a
pochi giorni dal voto regionale ci è sembrato inopportuno organizzare
l’evento. La Kore deve continuare ad essere un luogo di studio, di
cultura e non politico”, hanno detto, fuori dai cancelli
dell’Università, alcuni studenti. Il presidente della Kore, Cataldo
Salerno, uomo giusto al posto giusto, questa volta – sostengono in tanti
– ha voluto forzare la mano, suscitando la protesta di migliaia di
universitari. In un’altra occasione, senza il voto regionale nel mezzo,
la presenza di Bersani avrebbe riempito l’Aula Magna. Noi siamo sicuri
che la Kore non potrebbe avere un presidente migliore di Cataldo
Salerno. Un uomo che trascorre 12 ore al giorno all’interno di
un’Università, che sente come una figlia, merita stima e rispetto ma
oggi è sembrato come voler imporre logiche politiche. Così il corto
circuito tra gli studenti e i vertici dell’Università ennese è stato
inevitabile. Gli studenti, di fatto, hanno voluto mandare un segnale per
far chiarezza su un aspetto fondamentale, ovvero che la Kore, oltre
diecimila iscritti, deve e dovrà rimanere un luogo super partes, lontano
da qualsiasi logica partitica.
Francesco Librizzi
Francesco Librizzi
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