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venerdì 19 ottobre 2012

Enna. Bersani alla Kore, occasione perduta

Enna. È stata un’occasione mancata per la Lectio Magistralis “Sull’Area Mediterranea” tenutasi all’Università Kore di Enna dal segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Meritava maggiore attenzione l’intervento del leader del Pd, politico serio e attendo ai problemi sociali. Ci sarebbe stato – oseremo dire – da festeggiare, ma l’entusiasmo non c’è stato. Gli studenti aderenti alla Confederazione Kore hanno inscenato la protesta disertando l’Aula Magna dell’Università ennese. Per la prima volta in occasione di autorevoli interventi diversi posti a sedere sono rimasti vuoti. Il motivo della protesta? Per gli studenti, a dieci giorni dal voto regionale, la presenza di Bersani è sembrata una sorte di campagna elettorale. “Il nostro disappunto non riguarda la persona di Bersani. In altre occasioni abbiamo assistito alle diverse Lectio Magistralis di uomini di cultura con interesse, ma a pochi giorni dal voto regionale ci è sembrato inopportuno organizzare l’evento. La Kore deve continuare ad essere un luogo di studio, di cultura e non politico”, hanno detto, fuori dai cancelli dell’Università, alcuni studenti. Il presidente della Kore, Cataldo Salerno, uomo giusto al posto giusto, questa volta – sostengono in tanti – ha voluto forzare la mano, suscitando la protesta di migliaia di universitari. In un’altra occasione, senza il voto regionale nel mezzo, la presenza di Bersani avrebbe riempito l’Aula Magna. Noi siamo sicuri che la Kore non potrebbe avere un presidente migliore di Cataldo Salerno. Un uomo che trascorre 12 ore al giorno all’interno di un’Università, che sente come una figlia, merita stima e rispetto ma oggi è sembrato come voler imporre logiche politiche. Così il corto circuito tra gli studenti e i vertici dell’Università ennese è stato inevitabile. Gli studenti, di fatto, hanno voluto mandare un segnale per far chiarezza su un aspetto fondamentale, ovvero che la Kore, oltre diecimila iscritti, deve e dovrà rimanere un luogo super partes, lontano da qualsiasi logica partitica.
Francesco Librizzi 


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