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sabato 2 febbraio 2008

Class action

La class action ( azione civile collettiva) finora si conosceva soltanto attraverso romanzi gialli o i film . Tra pochi mesi sarà operativa, anche in Italia, l'azione di risarcimento collettiva. Le assocciazione dei consumatori già si organizzano, è gia boom di richieste di risarcimento. Gli obiettivi sono: poste, ferrovie, banche, treni e comuni...
La class action nasce negli Stati Uniti nel lontano 1938 e rivista nel 1964. In Europa venne istituita con la direttiva 98/27/CE del Parlamento Europeo e precisamente dice che associazioni di consumatori o autorità pubbliche indipendinti possono agire per conto di un gruppo di persone danneggiate. In Italia con la Finanziaria 2008 (Legge 24/12/2007, art. 2 comma 445) è stata introdotta l'azione civile collettiva che partirà dal 30/2/2008. I cittadini da giugno 2008 potranno partecipare a forme collettive di risarcimento contro società fornitrici di beni o servizi. Ma chi può proporre in concreto una causa collettiva? Nella prima versione della legge erano legittimate solo 16 associazioni iscritte al ministero dello Sviluppo economico. Successivamente con un emandamento si è deciso di ammetere tutti i comitati che dimostrino al giudice di avere competente di avere la legittimità, cioè una adeguata rappresentativa degli interessi collettivi in gioco. L'azione collettiva, come prevede la legge, non può essere intentata verso persone fisiche, per esempio verso un commercialista che ha truffato diverse decine di clienti. Infine le class action possono essere esercitate solo dai consumatori e non dalle imprese.

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