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venerdì 21 marzo 2008

Attenti alle truffe

L'Italia risulta in coda alla classifica internazionale per l'uso del personal computer, però scopre di aver un'altro primato. La nostra lingua è quella più usata, ovviamente dopo l'inglese, per le truffe online. Alcune aziende d'informatica, dopo una attenta indagine, hannotenuto sotto controllo le frodi informatiche che sono state messe in atto tramite email. Sono conte come PHISHING, queste truffe sono considerate tra le minacce più rilevanti ed inquietanti per quanto riguarda la sicurezza delle transazioni online. Il meccanismo è abbastanza semplice, ma molto insidioso: i truffatori informatici inviano, contemporaneamente, milioni di messaggi di posta eletrronica, camuffandoli in modo da farli apparire come provenienti da istituti di credito o da siti di commercio elettronico.
In Italia, il più usato, è il marchio delle Poste italiane, ma vanno di moda anche messaggi che riguardano siti statunitensi, come Ebay o Pay Pal. La tipica emailchiede al malcapitato utente di accedere al proprio account dicendo di cliccare su un link contenuto all'interno della mail stessa. In realtàil link parte su una pagina simile a quella della banca o delle Poste. Alla vittima di turno viene richiesto di inserire i propri dati: login e password e il gioco è fatto. Così facendo non si fa altro che autorizzare la truffa ed il risultato è lo svuotamento del conto. Per una frode del genere è importante l'utilizzo della lingua appropriata, perché sarebbe difficile per l'utente italiano ricevere una mail in lingua inglese dalla propria banca. Bisogna, quindi, stare attenti alle email che sono dubbie o che si è incerti della provenienza. La truffa, purtroppo, ha subito qualche variazione dovuta sicuramente al crescente numero di utenti su internet, della posta elettronica e di sistemi di sicurezza. Infatti i truffatori si sono spostati dal web su altri terreni. Adesso sono truffe che riguardano il telefono in modo particolare i cellulari. La sua prima comparsa è avvenuta in America nel 2006. Si riceve un sms, una mail nel quale si avverte l'utente che ha un problema con il suo conto corrente online e gli si indica un recaapito telefonico attraverso il quale mette in contatto con la banca. Dall'altra parte un falso operatore o una voce registrata invita l'ignaro cliente a comunicare i propri dati per poter verificare la propria situazione. La truffa si è compiuta.

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