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mercoledì 2 maggio 2007

Vitamina c



Da una indagine fatta da tre ricercatirici dell'Università di Milano si è giunti alla conclusione che la vitamina c che si trova nelle arance e nella frutta in genere non può essere paragonata a quella prodotta per sintesi degli integratori. L'esperimento che è stato fatto in laboratorio non lascia nessun tipo di dubbio. Le ricercatrici milanesi del dipartimento di scienze alimentari dell'Università di Milano hanno pensato di confrontare l'azione di una arancia con quella di una bustina di vitamina c sciolta nell'acqua. In entrambi i casi, nel sangue prelevato, la percentuale di vitamina c aumenta, ma se il sangue viene trattata, in laboratorio, con una sostanza altamente ossidante come l'acqua ossigenata l'effetto protettivo varia in modo sensibile. L'esperimento che è stato raccontato dalle ricercatrici al British Journal of Nutrition dimostra la diversità di comportamento fatta da una bustina di integratore con una buona arancia. Quindi mangiare della buona frutta magari non trattata da anticrittogamici senz'altro per la salute ha un effetto positivo.
fonte "La Repubblica"

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