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venerdì 26 agosto 2011

Romanzi Italiani

                              IL LADRO DI MERENDINE

Un peschereccio di Mazara del Vallo, il "Santopadre", viene intercettato e mitragliato molto probabilmente in acque internazionali da una motovedetta tunisina.  I colpi esplosi uccidono un marinaio tunisino che si trovava a bordo dell'imbarcazione italiana. Sempre nella stessa giornata, a Vigata, paese immaginario siciliano dell'autore del romanzo Andrea Camilleri, viene ucciso il commerciante Aurelio Lapecora, accoltellato in un ascensore e la misteriosa scomparsa di Karima Moussa, una bellissima donna delle pulizie tunisina. Il romanzo è un susseguirsi di avvenimenti che ben coinvolgono il lettore. In questo romanzo oltre all'intricata vicenda che Montalbano si appresta a dipanare, troviamo molte più pagine dedicate alla vita privata del commissario e la sua figura inizia a venir tratteggiata con più chiarezza, si scoprono lati del suo carattere finora sconosciuti e anche al rapporto con l'eterna fidanzata Livia viene aggiunto qualche tassello, ma soprattutto si nota l'amore che ha per i bambini. La scrittura di Camilleri è sempre impeccabile ricca di parole del dialetto siciliano.
E' il primo lbro che ho letto di Camilleri e terzo libro della straordinaria serie dedicata al commissario Montalbano e del commissariato di Vigata. Camilleri riesce a descrivere fatti e luoghi con minuziosa precisone coinvolgendo il lettore negli avvenimenti di cronaca nera di un tipico paese siciliano.

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