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martedì 12 gennaio 2010

E il mago predisse: Sarà l' anno dell' amore


DA TEMPO, ogni venerdì pomeriggio ci rechiamo a casa del signor Di Fatta, il pensionato che abita nell' altra scala, e lo accompagniamo a fare la spesa mettendolo al sicuro da furti e furbastri. Ci sembra giusto ricambiare in qualche modo, visto che da anni siamo attaccati al suo contatore della luce. Quando venerdì scorso arrivammo a casa del signor Di Fatta, la moglie, donna Clelia, era affaccendata in cucina, mentre lui era sprofondato in poltrona davanti alla tv. «Sedetevi, ragazzi, finisce il programma e andiamo - dice il pensionato - Io di solito i maghi in tv non li seguo, ma questo è fortissimo, addirittura ho preso appuntamento per domani. Perché non mi accompagnate?». Con nostra grande sorpresa, il signor Di Fatta era avvinto dalla visione di un mago televisivo che, come tutti i maghi, prometteva soldi, felicità e successo. Prevedendo addirittura il futuro, non attraverso la lettura della mano dei propri clienti, ma leggendo i loro certificati elettorali: un metodo nuovo che pare avesse risultati inimmaginabili. L' Appena entrati nel suo studio di via della Modestia ci invitò ad accomodarci nel lettone di Putin Sparsi per la stanza abitini neri, calze a rete, collanine e una candelina con il numero 18 uomo, avvolto in un turbante a doppio petto, aveva un sorriso enorme, magnetico; una leggera cicatrice vicino al naso che ricordava il duomo di Milano; una dentatura perfetta, nonostante la mancanza di un dente; gli occhi quasi a mandorla; e, unico difetto, le orecchie grandi, molto vicine tra loro dietro la nuca. Incuriositi dal personaggio, decidemmo di accompagnare il signor Di Fatta all' appuntamento dell' indomani. Quello che accadde ha dell' incredibile. Lo studio era situato in via della Modestia 11. Bussammo e, dopo poco, un uomo ben vestito, e con diversi nei sul viso, ci venne incontro: «Scusate l' attesa, ero all' altro ingresso e da porta a porta ci metto un tantino. Prego, accomodatevi, il mago arriva subito». Ci accomodammo nella stanza del mago, mentre una leggera penombra rendeva l' atmosfera molto calda. Improvvisamente una voce proveniente dall' altra stanza ci intimò: «Accomodatevi nel lettone di Putin, arrivo subito». In effetti ci rendemmo conto che il tavolino con la sfera, che è di prassi in queste occasioni, era stranamente sostituito da un lettone enorme posto al centro della stanza; evidentemente il mago era solito ricevere in modo abbastanza informale. Qui e là, sparsi per la stanza, c' erano giarrettiere, calze a rete, abitini neri da donna, collanine e una candelina con il numero 18 ancora attaccato. «Saranno ex-voto», sussurrò il signor Di Fatta, cogliendo il nostro sguardo imbarazzato. Proprio in quel momento lui entrò. «In verità, in verità vi dico - cominciò il mago - per un anno che se ne va un altro entrerà, e il 2010 sarà il migliore degli anni possibili. Questo sarà l' anno dell' amore. Ve lo dico io. E vi dirò dell' altro!», e iniziò un interminabile elenco di previsioni. Sarà l' anno dell' amicizia: gli ausiliari del traffico non faranno più multe, i semafori saranno sempre verdi, e per coloro che abitualmente sostano in doppia fila ci sarà un condono. Sarà l' anno della riconciliazione: dopo Milano anche Palermo, Roma e Firenze avranno una strada intitolata a Bettino Craxi e un quartiere a Mussolini. Sarà l' anno delle grandi intese: il Pd, d' intesa col governo, voterà il legittimo impedimento, il processo breve, l' immunità parlamentare tombale e le alabarde spaziali per il presidente del Consiglio. Sarà l' anno del rigore: Santoro, Floris e Travaglio verranno allontanati dal servizio pubblico e annegheranno nel loro stesso odio. Sarà l' anno delle riforme: il presidente del Consiglio avrà più poteri, il numero dei parlamentari verrà ridotto, e la vecchia e logora Costituzione verrà modernizzata in unico articolo: «L' Italia è fondata!». Sarà l' anno dell' ecologia: sarà severamente vietato scoreggiare anche dentro casa dopo aver mangiato la caponata. Sara l' anno del perdono: Di Pietro farà pace con Bersani, Fini con Feltri. Veltroni con D' Alema e Capezzone col cervello. Sarà l' anno del federalismo: l' Italia verrà divisa in granducati, contee e feudi, ma solo alcuni potranno battere moneta, per tutti gli altri ci sarà il baratto. Sarà l' anno dell' istruzione: verranno modernizzati libri e scuole; ovviamente ci sarà qualche taglio del personale docente che ormai ha pretese assurde, come quelle di mangiare due volte al giorno! Sarà l' anno della lotta all' evasione fiscale: le aliquote verranno ridotte, i condoni verranno aumentati e gli scudi saranno semestrali. Sarà l' anno definitivo: verrà depenalizzato il reato di "falso in generale"e nelle aule dei nostri tribunali campeggerà la scritta: «La legge è simile per tutti». «Mi scusi - interruppe bruscamente il signor Di Fatta - e per quelli che non arrivano alla fine del mese?». «Per quelli - rispose infastidito il mago - c' è sempre il Superenalotto». E, tirando fuori una tombola, cominciò a dare i numeri. A quel punto, lasciammo il mago al suo delirio e uscimmo dalla casa, provati dall' estenuante seduta. I nostri volti esprimevano imbarazzo e incredulità. Il signor Di Fatta, quasi avesse letto la nostra disillusione, constatò: «Mah, secondo me, come mago era meglio Sucato!».

Ficarra e Picone

Repubblica — 10 gennaio 2010 pagina 1 sezione: PALERMO

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