ADNKRONOS

mercoledì 19 settembre 2007

La memoria - Cose d'altri tempi

Scrive l'autore:
Per dire che le cose ora raccolte qui in triplice ripartizione a formare questo libro sono state scritte oer otium, passatempo e insieme riempimento dell'anima, nell'otium dell'attesa.
Sul filo della memoria l'autore rievoca gli anni del suo farsi uomo, da quelli dell'infanzia a quelli della giovinezza. Un pericolo grosso modo di venti anni: 1930-1950.
Di questo libro che nsce dall'idea (bisogno o arroganza?) di "comunicare"agli altri (sentimenti esperienze di vita di un tempo che non è più), responsabile è in prima persona l'autore, ma in un certo senso "responsabili" sono anche quegli amici, che avutone contezza (è capitato in taluni momenti di confidenza) anziché distoglerlo lo hanno invogliato e incoraggiato.
E così esso, libro di memorie, stampato nel minum tipografico di cinquecento copie, viene pubblicato. Almeno per quei "venticinque lettori", absuit iniura verbis, dei Promessi Sposi.
Anziani che con l'anziano auotre, tornando indietro a quei momenti comunque meravigliosi del loro affacciarsi e correre spensieratamente fiduciosi incontro al domani, possono partecipare a quel gaudium speciale che è proprio della rimembranza.
Giovani a cui l'approccio, al di la dei libri di storia che delle piccole cose non parlano, con i modi di sentire e vivere dei loro padri dei loro nonni della Leonforte della prima metà del Novecento, può essere occasione piacevolmente utile di riflessione e apprendimento.
intanto l'autore ringrazia indistintamente i tanti amici che in vario modo e misura lo hanno "supportato" e "sopportato" nella sua defaticante ricerca di notizie dati e fatti; distintamente però Pietro Chiaramonte, Salvatore Chiaramonte, Salvatore Fantauzzo, Luigi Fornarotto, Gaetano Gervasi, Filippo Valenti, suoi "consulenti speciali".
E ancor più di cuore i cari giovani amici Pino ctalfo e Ignazio francesco Pontorno che gli sono stati vicini, preziosi collaboratori ciascuno per la propria parte, nella realizzazione di questo libro.
Con tutti si scusa, assicurando che non l'ha fatto apposta, per eventuali errori ed omissioni.
Et hoc satis est.
Antonino Proto

In copertina

Foto d'epoca: orchestrina improvvisata di quei tempi.

"Mandolinista" Francesco Leonforte

"Fisarmonicista" Sarino Bonaventura

"Chitarristi" rino Scuderi e Sarino D'Angelo

"Dirige" Nino Proto


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