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sabato 15 settembre 2007

Notizie storiche su sulla vetusta Tavaca oggi Leonforte


L'autore ha scritto:

Egregi Concittadini,

Alquanti anni or sono balenatomi in mente l’idea di raccogliere alcune notizie storiche sulla vetusta Tavaca e intorno alla città di Leonforte, manifestai ad alcuni la mia determinazione. L’annunzio fu accolto con un plauso pari al desiderio e questo riaffermò in me il proponimento di farne la compilazione nel miglior modo possibile.
Qual cosa più cara che il ricordare i luoghi dove abitarono gli avi nostri, e riandando il rapido succedersi dei secoli, trasportarci ai tempi lontani e saperne le vicende?
Per avere queste notizie ho dovuto leggere molti libri storici, battere di porta in porta e chiedere come un obolo qualche documento o qualche manoscritto in cui sapevo di certo che un raggio di luce avrebbe rischiarato la folta tenebre nella quale ero avvolto. Finalmente dopo lunghe e penose ricerche, sono riuscito in qualche modo a raccogliere ed a coordinare tutte quelle notizie che potuto attingere sulla mia cara patria.
Con quale intendimento ho scritto queste notizie e sopra quali basi ho posto la opera mia?
Il celebre Rollin fu d’avviso che “il ricercatore sopra tutto la verità e questa riferire all’utilità avvenire, dev’essere scopo precipuo dell’autore.”
E questo è stato appunto il mio intendimento, a raggiungere il quale mi sono servito, per quanto riguarda i tempi più antichi, della relazione degli antichi storici, e per quanto riguarda i tempi più vicini a noi, mi sono state di guida, scritture, iscrizione pubbliche, opuscoletti, manoscritti ed atti pubblici che citerò.
Questa è la via che ho seguito.
Spero di non essere biasimato dai miei cortesi lettori tanto più che non attribuisco a quest’umile lavoretto alcun valore e non spero da esso alcuna gloria, non avendo altro desiderio che quello di ottenere la pubblica indulgenza.
Se poi queste notizie potranno servire di incitamento ad altri più competenti di me per riuscire nella compilazione di una storia completa, io ne sarò assai lieto, giacchè questo mio umile lavoro, avrà servito, se non altro come “Poca favilla gran fiamma seconda”.
Ed ora rivolgo infinite grazie a coloro i quali mi furono cortesi di notizie fra i quali l’egregio Direttore del Ginnasio prof. Cav. Luigi Castro e più di tutti l’intimo amico prof. Calogero Vitanza, il quale non solo mi fu largo di notizie, ma si ebbe per questo mio lavoretto premure quasi pari alle mie colla pubblicazione dei suoi opuscoletti storici.
Né posso trascurare il mio affettuoso amico sacerdote Salvatore Varveri fu Alfonso, il quale colla sua dimora a Palermo di quasi sei anni trovò documenti storici importanti di Leonforte nell’archivio privato del principe di Trabia, e che gentilmente mi ha offerto.

New-York 1923


Mazzola Giovanni fu Giovanni
Ristampa a cura del Comune di Leonforte - 2003

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