Padre
Padre, fermiamoci
il tempo s'affanna,
Parliamo,
il silenzio è ruggine
che divora l'acciaio.
Dialoghiamo,
io capirò il tuo disincanto
tu perdonerai le mie fughe.
La stagione dei rimpianti
è volata con la brezza della sera
ora che si avvicina la notte
vorremmo spiccioli di pace.
I nostri discorsi,
quando sarà primavera,
indurranno a fiore
il noce che piantammo.
L'ORLO DELLE DUNE
di Enzo Barbera
il tempo s'affanna,
Parliamo,
il silenzio è ruggine
che divora l'acciaio.
Dialoghiamo,
io capirò il tuo disincanto
tu perdonerai le mie fughe.
La stagione dei rimpianti
è volata con la brezza della sera
ora che si avvicina la notte
vorremmo spiccioli di pace.
I nostri discorsi,
quando sarà primavera,
indurranno a fiore
il noce che piantammo.
PIRATO
L'ultimo treno è passato
sibilando un rancoroso addio,
rimangono sparsi cumuli di pietra
papaveri neri e gialle margherite.
Il Crisa affogato dalle canne
narra storie di poveri cristi,
di gente che è partita per il nord
e al paese hanno dimenticato.
L'ultimo treno è passato
e con esso la vita di ieri,
il fumo va controvento
sui binari viaggia la desolazione.
sibilando un rancoroso addio,
rimangono sparsi cumuli di pietra
papaveri neri e gialle margherite.
Il Crisa affogato dalle canne
narra storie di poveri cristi,
di gente che è partita per il nord
e al paese hanno dimenticato.
L'ultimo treno è passato
e con esso la vita di ieri,
il fumo va controvento
sui binari viaggia la desolazione.
L'ORLO DELLE DUNE
di Enzo Barbera
PICCOLA BIBLIOTECA '8O COLLEZIONE SEKHMET
In copertina: Sekhmet Amuleto in pietra dura (VI - V sec. a. C.)
L'Autore Libri Firenze
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